31.01.2013

http://altoadige.gelocal.it/polopoly_fs/1.6447742.1359632126!/httpImage/image._gen/derivatives/landscape_250/image.Allarme sulle pendici dell'Ortles. I soccorritori sono mobilitati a seguito della segnalazione secondo la quale due alpinisti sarebbero precipitati, non si sa ancora se colpiti da una slavina o durante un'ascensione.

Al momento gli uomini del soccorso alpino di Solda e della guardia di finanza, portati in quota dall'elisoccorso provinciale, stanno tentando di raggiungere il luogo dell'incidente e non sono disponibili ulteriori informazioni circa la tipologia dell'infortunio e le conseguenze per le due persone coinvolte.

 

31.01.2013

http://altoadige.gelocal.it/polopoly_fs/1.6447771.1359633250!/httpImage/image._gen/derivatives/landscape_250/image.Dramma sull’Ortles, un alpinista recuperato con una forma di assideramento alle mani, e un altro ancora disperso. Si tratta di due giovani, di circa 20 anni, entrambi germanici, di Monaco di Baviera.

I due sono saliti il giorno prima in cima all'Ortles percorrendo la via Hintergrat e hanno bivaccato nei pressi della vetta. In mattinata sono stati sorpresi da una bufera di vento che ha alzato la neve limitando la visibilità. Dopo aver perso di vista il compagno, uno dei due ha dato l'allarme ed è stato raggiunto e recuperato attorno alle 10 dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites.

Dell'altro alpinista ancora nessuna traccia, è in corso una vasta battuta che coinvolge uomini del soccorso alpino e l'elisoccorso

 

31.01.2013

Trovato morto l’alpinista disperso sull’Ortles

http://altoadige.gelocal.it/polopoly_fs/1.6448117.1359642625!/httpImage/image._gen/derivatives/landscape_250/image.Si tratta di un giovane di Monaco di Baviera. E’ precipitato per 600 metri mentre scavava una buca per bivaccare

È stato trovato morto l’alpinista germanico dato per disperso dopo essere caduto dalla Parete sud dell’Ortles. La salma è stata recuperata dagli uomini del Soccorso alpino portati in quota con un elicottero della protezione civile.

Si tratta di un giovane alpinista di Monaco di Baviera. Il ragazzo di circa 19 anni è precipitato per oltre 600 metri la scorsa notte, mentre stava scavando una buca nella neve per bivaccare.

Il suo compagno di cordata coetaneo, che aveva passato la notte in un’altra buca a poca distanza, si è accorto della tragedia solo questa mattina. Mentre scendeva la parete alla ricerca dell’amico, il tedesco è finito in un crepaccio. Fortunatamente è riuscito a lanciare l’allarme con il cellulare. È stato recuperato poco dopo dagli uomini dell’soccorso alpino di Solda in buone condizioni, con un principio di assideramento alle mani. Il suo compagno di cordate e stato invece trovato morto ai piedi di un canalone.

 

31.01.2013

Diciannovenne precipita e muore

http://altoadige.gelocal.it/polopoly_fs/1.6467790.1359940071!/httpImage/image._gen/derivatives/landscape_250/image.Coppia di germanici sorpresi da una bufera di vento. La vittima stava cercando un posto per bivaccare

di Bruno Pileggi

SOLDA. L’ennesima tragedia della montagna si è consumata all’alba di ieri lungo le pendici dell’Ortles. La vittima è F.H., diciannovenne di Monaco di Baviera. Il compagno di cordata, M.D., suo coetaneo, si è salvato grazie ad una buona dose di fortuna, se l’è cavata con un principio di assideramento alle mani.

I due giovani, provenienti dal capoluogo bavarese, erano giunti a Solda con ogni probabilità già nella serata di martedì, ed il giorno successivo, ancor prima dell’alba, avevano attaccato la via Hintergrat con l’intenzione di raggiungere la sommità dell’Ortles. Un azzardo, secondo Olaf Reinstadler, il capo del soccorso alpino di Solda che ieri ha coordinato le operazioni di recupero, a causa delle instabili condizioni del tempo, soprattutto per le forti correnti di vento in quota.

Sta di fatto che in serata i due hanno raggiunto regolarmente i 3.900 metri della vetta dove, subito, sono stati investiti da una violenta bufera di vento che ha sollevato spesse nuvole di neve cancellando di fatto la visibilità. I due, dunque, vista l’impossibilità di affrontare la via discesa, hanno deciso di bivaccare sul posto e si sono messi alla ricerca di un anfratto riparato dal vento.

La prima sistemazione non deve esser stata particolarmente protetta, al punto che F.H. si è allontanato alla ricerca di una posizione più comoda dicendo all’amico di attenderlo. Passate invano un quarto d’ora, mezzora, M.D. si è arreso all’oscurità e ieri mattina si è messo alla ricerca del compagno di cordata nel timore che potesse essergli successo qualche cosa. E’ finito però su una cornice di ghiaccio che improvvisamente ha ceduto, e lo sventurato è precipitato per qualche decina di metri finendo in un crepaccio aperto verso l’abitato di Solda. E questa è stata la sua fortuna, perchè proprio grazie alla linea d’aria libera, alle 10 di ieri è riuscito a dare l’allarme col telefono cellulare.

Il giovane, uscito incolume dal volo ma con un principio di assideramento alle mani, ha spiegato in dettaglio la situazione ai soccorritori, che gli hanno risposto di non muoversi che di a poco sarebbero arrivati a recuperarlo. E così è stato quando l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites si è fermato in volo stazionario sulla sua verticale consentendo ai soccorritori di raggiungerlo e recuperarlo col verricello. Una volta scaricato a Solda, M.D. è stato trasportato in ambulanza allo’ospedale di Silandro per le cure del caso.

L’operazione è proseguita con la ricerca del disperso. Una corsa contro il tempo che si è conclusa poco dopo mezzogiorno quando dall’elicottero è stato notato un casco affiorare dalla neve, ben seicento metri sotto la vetta, nel canalone sud-est della Minnigerode. Canalone dove F.H. deve essere finito dopo aver messo un piede in fallo mentre stava cercando un riparo nei pressi della vetta dell’Ortles.

Gli uomini del soccorso alpino di Solda hanno ben presto liberato ilo corpo dalla morsa nevosa, ma per il poveretto non c’era più nulla da fare. La salma è stata issata a bordo dell’elicottero e trasportata a valle per essere composta nella cappella mortuaria. Coinvolti nell’intervento anche i vigili del fuoco volontari della zona e i carabinieri della stazione di Prato allo Stelvio.

 

 

03.02.2013

Ortles, vittime dell’incoscienza

http://altoadige.gelocal.it/polopoly_fs/1.6455547.1359767392!/httpImage/image._gen/derivatives/landscape_250/image.Olaf Reinstadler, capo del soccorso alpino di Solda, riflette sulla recente tragedia

 

SOLDA. A distanza di qualche giorno dall’ultima tragedia dell’Ortles, che è costata la vita ad un diciannovenne bavarese, il capo del soccorso alpino di Solda Olaf Reinstadler trova il tempo di fare alcune considerazione sull’intervento che l’ha visto in prima linea insieme con i suoi uomini.

«Devo dire che sono dispiaciuto del fatto che siamo riusciti a portare in salvo solo uno dei due giovani alpinisti sorpresi dalla bufera di vento in cima all’Ortles - esordisce la guida alpina - ma devo aggiungere anche che questa tragedia si sarebbe potuta evitare se solo la coppia avesse adottato le precauzioni del caso».

«In primo luogo prima di andare all’attacco dell’Ortles i due avrebbero fatto bene ad informarsi presso gli esperti della zona - aggiunge - che li avrebbero decisamente sconsigliati di salire lungo ilCoston”, una via che nessuno mai penserebbe di percorrere in questa stagione, trattandosi di un itinerario prettamente estivo».

«Il secondo errore è stato quello, una volta raggiunta la cima, di muoversi al buio, con visibilità zero - prosegue Reinstadler - con la decisione di bivaccare sulla sommità dell’Ortles avevano fatto la scelta giusta, mai avrebbero dovuto spostarsi da e il giorno successivo li avremmo tratti in salvo entrambi».

«Probabilmente la decisione deve essere stata annebbiata dalla stanchezza - conclude - fortunatamente il sopravvissuto è rimasto incastrato in un crepaccio aperto verso Solda e ha potuto lanciare l’allarme col cellulare, altrimenti le vittime sarebbero state sicuramente due».(b.p.)